Vacanze sulla neve: le 10 regole d’oro per la tua sicurezza
Buona preparazione atletica, prudenza e buon senso. Questo il prezioso mix per chi pianifica una vacanza sulla neve. Sci, snowboard, pattinaggio sul ghiaccio, slittini e ciaspolate, sono passione e divertimento per grandi e piccini. Ma guai a prenderli alla leggera.
Secondo quanto riferisce il Sistema Nazionale di Sorveglianza sugli Incidenti in Montagna (SIMON), coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, ogni anno si registrano oltre 30 mila incidenti sulle piste e di questi 1700 costringono a un ricovero in ospedale. Incidenti che, come confermano i dati, coinvolgono più gli uomini (55,4%) che le donne (44,5%) e nel 50% dei casi accadono entro i 30 anni di età, mentre i due terzi entro i 40 anni. E non è tutto. Se ben il 65% degli infortuni avviene in condizioni di buona visibilità, quindi non imputabile a maltempo, solo il 10% è dovuto a scontri con altri sciatori, evidenziando che nella maggior parte dei casi gli incidenti sulla neve sono causati da perdita di controllo.
Sulla neve conta la preparazione fisica
L’incidenza degli infortuni sulla neve è strettamente legata a una serie di fattori che comprendono prima di tutto la condizione fisica della persona. Per sciare in sicurezza, infatti, è opportuno avere una buona preparazione atletica per allenare la muscolatura ad affrontare un gesto atletico importante che spesso viene praticato solo una settimana l’anno, in condizioni climatiche talvolta estreme. Nei mesi che precedono una vacanza sulla neve è fondamentale, quindi, impostare una ginnastica presciistica, meglio con un preparatore atletico, e gestire con prudenza le prime giornate, non forzando subito e riconoscendo i propri limiti fisici per dire
“basta” al momento giusto.
Quali sono gli infortuni più frequenti per chi pratica sport sulla neve?
“Quelli che coinvolgono gli arti inferiori soprattutto distorsioni del ginocchio, con associate lesioni ai legamenti che rappresentano uno dei traumi più frequenti”, risponde Francesco Falez, presidente della Società italiana di ortopedia e traumatologia. “Molto dipende anche dal tipo di sport praticato: se lo sci è uno sport che sollecita in modo particolare le articolazioni e, tra queste, soprattutto quelle degli arti inferiori, diversamente, lo snowboard salvaguarda relativamente meglio le ginocchia, esponendo a maggior rischio gli arti superiori, soprattutto alla spalla, alla mano e al polso. Questi traumi possono essere di gravità crescente, tali da ricorrere all’intervento dell’ortopedico e spesso ad un intervento chirurgico”.
Quali sono gli infortuni più frequenti per chi pratica sport sulla neve?
In occasione dell’avvio della stagione sciistica, la SIOT lancia un vademecum per proteggersi dai rischi sulla neve:
1. Buona preparazione fisica: alcuni mesi prima delle vacanze in montagna è buona regola dedicarsi a un allenamento mirato per ridurre i rischi da infortunio
2. Mai sottovalutare dolori e fastidi: prima di partire risolvere qualsiasi tipo di dolore, sono campanelli d’allarme che possono alterare il controllo sul movimento e favorire l’instabilità
3. Fare esercizi di riscaldamento prima delle discese: ricordarsi dell’importanza dello stretching, utile soprattutto per le articolazioni
4. Prudenza, buon senso e responsabilità: comprendere i propri limiti, mai esagerare, fermandosi se necessario
5. Valutare attentamente le condizioni metereologiche, visibilità e caratteristiche della neve: prima di ogni discesa è importante essere bene informati sulle previsioni meteo che in montagna cambiano repentinamente
6. Prestare attenzione alla velocità: deve essere adeguata alla propria preparazione tecnica e fisica, alle condizioni generali del tempo e delle piste
7. Rispettare le più comuni regole degli impianti sciistici: conoscere e rispettare la segnaletica sulle piste, effettuando soste e sorpassi, senza pericolo per sé e per gli altri
8. Evitare di appesantirsi con pranzi e colazioni: non saltare mai la prima colazione, orientandosi verso un pranzo più leggero e equilibrato
9. Procedere sempre in compagnia: evitare di restare isolati per poter avere la possibilità di aiuto in caso di necessità
10. Utilizzare sempre il casco di protezione: evidenze
scientifiche dimostrano come il casco sia un mezzo di prevenzione molto
efficace nel ridurre il rischio di trauma cranico e ne raccomandiamo
l’utilizzo per adulti e bambini